Chi mi conosce e mi segue sa bene quanto siano importanti per me la scrittura, le arti marziali e la Kickboxing.
Di recente, a causa di alcune notizie di cronaca sportiva riguardanti il Judo (mi riferisco al ritorno in Italia dalla Russia del Maestro e campione olimpico Ezio Gamba e alla sua candidatura alla presidenza della federazione Fijlkam, clicca qui per leggere il mio articolo per il Quotidiano l’Italiano in merito a questa notizia ) – una disciplina che non ho mai praticato ma che ho sempre seguito con interesse – la mia passione per questa arte marziale giapponese è rinata.
Ricordo perfettamente il Maestro Cesare Barioli, un uomo non solo competente nel Judo e nella cultura giapponese, ma anche un abile scrittore. Forse definirlo “scrittore” può sembrare esagerato, ma non trovo un termine più adatto. Apprezzavo molto il suo stile di scrittura, che emergeva chiaramente negli articoli pubblicati sulle riviste di settore dell’epoca. Insieme a lui, mi tornano alla mente anche i fratelli Vismara, Alfredo e Giuseppe, suoi allievi.
Non intendo soffermarmi sulla biografia del Maestro Barioli – altri, più competenti di me, l’avranno sicuramente già fatto. Nella mia libreria “marziale” ho però ritrovato un libro che avevo dimenticato di possedere: *Judo – Tecniche di controllo katame waza*, Edizioni Longanesi & C., 1986, scritto da Alfredo e Giuseppe Vismara con una presentazione del Maestro Barioli.
Leggendo questo scritto, ho avuto conferma di come la scrittura, quando ispirata e supportata da una conoscenza profonda, riesca a rimanere viva nel tempo, come se l’autore continuasse a parlare attraverso le sue parole.
Inserisco quindi in questo post una foto della presentazione. Leggetela attentamente, e noterete come la parte finale sia applicabile alle discussioni che ancora oggi affrontiamo riguardo alle arti marziali tradizionali e sportive. L’eredità del Maestro Barioli non è solo tecnica, ma anche culturale, trasmessa ai suoi illustri allievi, ora eccelsi Maestri di Judo.
L’ultima pagina del libro, intitolata “Alcune considerazioni sul Judo attuale”, è educativa e formativa, chiarendo ancor di più la distinzione tra Judo tradizionale e sportivo. Provate a sostituire la parola “Judo” con “Karate” o “Kung Fu” e vedrete come le riflessioni dei Vismara siano applicabili a tutte le arti marziali, dove si discute del rapporto tra tradizione e sport.
Il Maestro Barioli non è stato solo un grande maestro di Judo, ma anche un saggio scrittore le cui parole vivono ancora oggi in modo straordinariamente attuale. Questa è la sua grandezza: non limitarsi alla sua maestria nel Judo, ma estendere il suo talento anche alla scrittura, coniugando penna e spada in un connubio riservato a pochi.