Quando si vogliono raggiungere determinati obiettivi superiori rispetto alla condizione nella quale ci troviamo, è consequenziale che dobbiamo fare a meno di alcune nostre comodità (semmai siamo stati “comodi”) e abitudini. Si crea, quindi, una scala di priorità nella quale, “nei primi gradini”, mettiamo come ordine di cose da fare quelle essenziali, più importanti ed urgenti al fine di conquistare queste nostre mete da noi prefissate.
Che strano poi? Le cose più belle (nel caso del cibo, ad esempio) più gradevoli e buone, sono proprio quelle che ostacolano il nostro cammino verso alcuni obiettivi (vedi se, ipoteticamente, qualcuno si vuole mettere a dieta). E la dieta è un esempio, appunto. Vedi, pure, il riprendere o l’iniziare l’attività fisica. E’ tutto difficile all’inizio, poi è un piacevole esercizio di disciplina nel quale è da contemplare i momenti di “caduta”. Inevitabili soprattutto in base ad alcuni dati, come la nostra età. E’ più facile essere entusiasti, infatti, da giovani (almeno così era una volta) che quando si ha una certa età. Non sto qui a dirvi quali possono essere le motivazioni che ci possono spingere all’azione perché sono diverse. Di certo la motivazione è uno stimolo che si crea in noi anche grazie a fattori esterni ma è soprattutto una decisione personale, intima, quella che ci spinge a darsi da fare.
Quindi meno multitasking e più monotasking , focalizzando le nostre energie e tempo all’obiettivo primario da raggiungere. Le persone capiranno se ci vedranno meno impegnati in alcuni settori nei quali abitualmente ci troviamo. Se sono amici, capiranno…
Una cosa, però, voglio chiarire: il sacrifico che ci consentirà, si spera, di raggiungere i nostri propositi non consiste in “lacrime e sangue” (anche se un certo impegno implica una certa fatica) ma in gioia. Infatti, come ho scritto qui , la parola “sacrificio” deriva dal latino sacrificium, cioè, SACER + FACERE ovvero rendere sacro. Così, con questa visione, il sacrifico è sacro e la sacralità è gioia.
Lasciamoci coinvolgere, quindi, dal sacro e gioioso fuoco del sacrifico. Importante sarà certamente raggiungere gli obiettivi prefissati, ma non tutto dipende da noi. Che Dio ci aiuti anche in questo. E’, comunque, fondamentale realizzare che il vero successo non sarà conquistare le nostre mete ma iniziare e percorrere questo nostro viaggio. Comunque vada, sarà, allora, un trionfo.
“SAI , CI SONO DUE DOLORI NELLA VITA…
IL DOLORE DELLA DISCIPLINA E
IL DOLORE DEL RIMPIANTO.
LA DISCIPLINA PESA QUALCHE GRAMMO…
IL RIMPIANTO PESA TONNELLATE.