Abbiamo un dovere oltre che un diritto verso noi stessi e gli altri: quello di essere veri, autentici e mostrarci, quindi, per quello che siamo realmente.
In una società protesa sempre di più verso il successo personale che con i social ha pure esasperato un aspetto di alcuni ovvero quello dell’apparenza, con la speranza di diventare magari un giorno “famosi” tramite like e followers (speranza che per la maggior parte dei casi è solo un’illusione), in quest’ambiente competitivo, allora, non si puo’ non apparire per quello che si è, con i nostri alti e bassi. Bisogna mostrarsi sempre “saggi”, brillanti magari pure belli e belle. Mai con le nostre “debolezze” e le nostre vere inclinazioni. A certi livelli, usando pure strategie comunicative, utili al fine di ottenere la nostra affermazione ma a discapito dei nostro essere reale.
Certo, occorre essere a volte degli strateghi per arrivare a determinate mete ma mai soffocando e svendendo il nostro autentico “io”. Almeno questo è il mio parere.
Faccio un esempio. Quando il 4 aprile del lontano 2006 (si era all’epoca nel pieno boom dei diari online ovvero dei blog, nda) pubblicai il primo post del mio blog che in modo amatoriale presentai, un blog dedicato esclusivamente alle arti marziali ed alla Kickboxing, proprio per questo principio che nel web marketing si chiama verticalizzare ovvero concentrarsi su un solo “prodotto” e non su svariati (in questo caso per “prodotto” si intende “argomento”, nda), al di là dei contenuti dei miei post, anche per questo principio di marketing , questo sito risultò tra i primi due nella classifica italiana dei blog dedicati a tali sport.
Fu un vero successo! Tante le email che mi arrivavano sia da giovani praticanti che volevano dei consigli sia da professionisti. Alto era il numero dei “visitatori” al blog ed ancora oggi sono numerosi gli accessi a questo “sito”.
Ma con il passare degli anni i miei interessi sono cambiati, sono aumentati e se già all’epoca erano diversi ancor di più lo furono, e con maggior intensità, appunto, nel futuro. E di questo ne sono contento ed orgoglioso.
Mi trovo, oggi, ad essere eclettico nella mia scrittura e se questo puo’ essere un pregio da altri punti di vista non lo è.
Ma posso sacrificare me stesso per un profitto? Non ne sono capace. Per questo motivo su questo sito, su questo blog potete trovare post dedicati a vari argomenti. Ne pago il prezzo, probabilmente, in termini di marketing, appunto, ma sono molto più appagato nell’essere quello che sono. Perché:
“Faccio quello che faccio affinché io possa essere quello che sono”
citazione di Raffaele Tovazzi
E se questo mio diritto di essere quello che sono si esprime nel web anche nella vita reale, questo principio, è diventato un mio mantra.
E magari, essendo quest’ultimo argomento (anche se con una regola uguale) più complesso di quello oggi esposto, chissà che un giorno non ne parli pure qui.