Non chiamateci catastrofisti o con termini simili, semmai “osservatori e comunicatori (in quest’ultimo caso, nostro malgrado, nda) di una realtà che supera la fantasia o che da quest’ultima apprende”.
Sarà un caso o no, infatti, ma la serie televisiva britannica I sopravvissuti , del 1975 e mandata in onda in Italia, con notevole successo le prime due sole stagioni, nell’estate del 1976 dalla TSI (il canale della Svizzera Italiana, allora captabile in tutta la Penisola) e nell’inverno 1979 dalla Rai, risulta essere “profetica” riguardo i tempi attuali che stiamo vivendo.
La trama, difatti, è
basata sullo scenario di un mondo colpito da una pandemia dovuta a un virus altamente letale, sfuggito ad un laboratorio cinese, che ha risparmiato soltanto una persona su 5.000 dell’intera popolazione.
La sigla di testa riassume in brevissime inquadrature l’antefatto: un organismo patogeno, studiato o creato in un laboratorio cinese, sfugge al controllo e si diffonde globalmente, come simboleggiato dai timbri aeroportuali di varie nazioni.
(clicca su questo link per vedere il primo episodio della prima serie. Episodio “esaustivo” che introduce il “tema” affrontato).
Tre sono le stagioni della serie
Stagione Episodi Prima TV UK Prima TV Svizzera Prima TV Italia (Rai 2) Prima stagione 13 1975 1976 1979 Seconda stagione 13 1976 1979 Terza stagione 12 1977
Ma se fosse solo il virus…
Nella terza stagione, appunto, il racconto si sviluppa narrando di alcuni suoi protagonisti, Greg e Agnes, che, tornati dalla Norvegia, girano per l’Inghilterra con il fine di mettere in piedi una rete di comunicazioni e di trasporti ferroviari e unire così le comunità. Jenny, Charles e Hubert Goss si mettono alla ricerca di Greg, non riuscendo mai a raggiungerlo.
Anges intanto si è messa a capo di un’organizzazione che ha l’obiettivo di riunire le comunità, creare una sorta di governo e ripristinare il commercio e una primitiva forma di denaro. Charles e Jenny, con l’aiuto di Alec Campbell, ripristinano le centrali idroelettriche scozzesi per la produzione di elettricità.
La scena finale, dell’ultima puntata, intitolata, appunto, “Energia”, della terza serie (clicca su quest’altro link per vedere l’episodio completo), raffigura ii due attori cenare a lume di candela.
Sarà un caso o meno, ma, in modo pessimistico ed allarmistico, veniamo informati, recentemente, che
C’è un’altra pandemia che colpisce le imprese: il caro-energia sta piegando le aziende più esposte…
e apprendiamo le ultime dichiarazioni, a tal proposito, dell’onorevole Salvini che ha detto:
Sì, lo sappiamo, estrapolare delle frasi da un loro contesto puo’ risultare inesatto per spiegare il contenuto globale nelle quali sono state dette. Ma noi non intendiamo di certo affrontare, con questo post, il tema del cosiddetto caro energia. Piuttosto preferiamo ridere che piangere (vista l’attualità), pensando che se l’immaginazione di alcuni telefilm, sono stati, almeno fino adesso, stranamente “premonitori”, ci stiamo apprestando nel munirci di candele per vivere delle belle e romantiche serate illuminate dalle loro luci.