Mentre scrivo sta piovendo. Ultimamente, nella bergamasca, sono così le giornate. Per non parlare di quello che è accaduto di recente in Emilia-Romagna. Una tragedia. Una tragedia che non poteva non portare anche delle critiche, delle riflessioni e delle deduzioni di diverso tipo da parte del popolo e dei vari specialisti del clima e dei politici italiani. Analisi, considerazioni in contrasto tra loro che legittimano anche coloro che vengono definiti semplicemente e offensivamente come dei complottisti. Tra questi sono catalogati, anche, chi non è un fanatico ma solamente una mente pensante che si pone delle legittime domande rispetto a tutto ciò che di anomalo sta accadendo negli ultimi anni nel nostro pianeta.
D’altronde è la Storia e la sua conoscenza che induce alcuni di noi a porsi degli interrogativi, senza scadere, lo ripetiamo, nell’estremismo. E la Storia ci racconta anche della cosiddetta Operazione Popeye con la quale venne definito il programma segreto di modificazione del clima nel sud-est asiatico durato dal 1967 al 1972. L’operazione di inseminazione delle nuvole, durante la guerra del Vietnam, consisteva nel tentativo di prolungare la stagione dei monsoni per così inibire i movimenti delle truppe vietnamite del Nord. L’iniziativa consisteva nel seminare le nuvole con ioduro d’argento e ioduro di piombo con conseguente estensione del periodo dei monsoni da una media di 30 a 45 giorni nelle aree interessate.
La pioggia continua riuscì a rallentare il traffico dei camion. Venne considerata, comunque, l’Operazione Popeye, un intervento che ebbe successo. Un caso di geoingegneria usata a livello militare per alterare il tempo meteorologico. Roba da fantascienza se non fosse che è stata pura realtà il Progetto Popeye.
Ho troppo rispetto per le vittime di questa alluvione che ha provocato lutti e danni, ho troppo rispetto per la mia persona per azzardare una causa precisa di questo disastro che è avvenuto nella nostra Italia. Di certo, possiamo dire, ufficialmente, che dal Covid, al conflitto russo-ucraino, a questo clima strano, stiamo vivendo in un’epoca particolare, stravagante. E se è corretto informarsi (per bene, possibilmente non solo tramite i media tradizionali), e se giusto dire la propria e schierarsi è anche ragionevole non farsi travolgere da tutti questi eventi negativi.
Ognuno può escogitare le proprie strategie per non cadere in questa trappola. Personalmente lo faccio dedicandomi alle mie sane passioni, alla Fede e perché no, anche la buona musica.
Sono convinto che la musica di qualità sia un dono divino e, recentemente, riascoltando la canzone Hero, brano musicale scritto e prodotto dalla cantante Mariah Carey e dal compositore Walter Afanasieff, nell’ottobre del 1993, ne ho avuto conferma.
Il testo del brano è bellissimo e, personalmente, mi permetto di dedicarlo a tutti coloro che si trovano nelle varie avversità, invitandoli ad ascoltare la canzone con la sua traduzione in lingua italiana.
Perché è proprio vero, come dice il brano stesso, che “C’è un eroe se guardi nel tuo cuore, non devi avere paura di quello che sei, c’è una risposta…e poi arriverà un eroe, ti darà la forza di andare avanti e metterai da parte le tue paure e saprai che puoi sopravvivere, quindi, quando ti senti senza speranza, guarda dentro te stesso e sii forte e alla fine troverai la verità: che c’è un eroe dentro di te. E’ una lunga strada quando affronti il mondo da solo, nessuno allunga una mano a cui tu possa aggrapparti, puoi trovare amore se cerchi dentro te stesso…e poi arriverà un eroe, ti darà la forza di andare avanti e metterai da parte le tue paure e saprai che puoi sopravvivere, quindi, quando ti senti senza speranza, guarda dentro te stesso e sii forte…il Signore sa che è difficile seguire i sogni ma non permettere a nessuno di strapparteli via, tieni duro, ci sarà un domani, in tempo troverai la strada…” .
So, che passare dalla teoria alla pratica è difficile. La vita, per alcuni, è veramente dura anzi durissima.
Per me, il mio “eroe” è Gesù, che se vive dentro di me e te (se lo vuoi) sarà il tuo “eroe” personale, interiore. Ma so anche che l’Arte in genere, in questo caso la musica, può dare sollievo e consolazione, anche se per un po’.
Leggere parte del testo di questa canzone non rende bene l’idea per questo ti invito a cliccare sui link che qui pubblico e che ti porteranno ad ascoltarla.
E se questo brano ha commosso anche il famoso cestista americano Michael Jordan, nel 2003, chissà che anche tu non possa provare le sue stesse emozioni. Anzi proporrei di farla ascoltare, questa canzone, e non solo questa, a tutti coloro che hanno necessità di addolcire il proprio cuore.
Questo articolo è dedicato a tutti gli “eroi”, eroi di nascita e per forze di cose, alla popolazione italiana che lotta per una vita migliore, che combatte quotidianamente, spesso in modo anonimo, le proprie battaglie di vario tipo, a chi sta ancora lottando e dovrà lottare nelle zone colpite dall’alluvione, a tutti coloro che hanno bisogno d’amore e si trovano soli.
p.s.: cliccando nel video postato qui sotto, riprodotto dalla piattaforma TikTok, si può vedere parte dell’esibizione della Carey, che canta “Hero”, con un Jordan commosso.
link: – la canzone Hero, cantata da Mariah Carey, con traduzione del testo in italiano https://www.youtube.com/watch?v=bDgStQOoBq4
– Mariah Carey – Hero – Michael Jordan Tribute (Live at NBA All Star Game 2003) https://www.youtube.com/watch?v=zhyygso8DIk