Martedì 21 febbraio scorso, il Presidente Giorgia Meloni, nella città di Kiev, capitale dell’ Ucraina, ha tenuto una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
In questa occasione, la Meloni, ha affermato, tra l’altro, che
“L’Italia darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato, ma fino ad allora darà ogni genere di supporto militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l’Ucraina è chi lavora per la pace”.
Non solo, la Meloni ha detto pure
Al momento non c’è sul tavolo l’invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali. Ci siamo concentrati su sistemi di difesa antiaerea, Samp-T, Spada, Skyguard. La priorità è difendere infrastrutture e cittadini”, ha sottolineato la premier.
Quindi, per il Presidente Meloni, sostenere militarmente l’Ucraina vuol dire lavorare per la pace (parole sue). Evidentemente non la pensano così gli organizzatori e chi parteciperà alla “Marcia della pace Perugia-Assisi” che si terrà in notturna (nella notte tra il 23 e il 24 febbraio) per dire no alla guerra in Ucraina. Come ho già scritto in precedenza (leggi questo post) il ragionamento di Giorgia Meloni e di chi la pensa come lei sul conflitto russo-ucraino, non è il pensiero di tutti gli italiani. Cosa che lei dovrebbe tenere conto, fosse solo per il rispetto dovuto al popolo italiano.
Continua, quindi, ad essere contraddittoria Giorgia Meloni, eletta per salvaguardare gli interessi degli italiani che invece vuole mandare in guerra così come quando affermò, nel 2016, che
l‘Italia doveva ritirare immediatamente il proprio sostegno alle sanzioni contro la Russia (clicca qui per vedere il video in questione) , un’affermazione completamente contraria a ciò che dice oggi.
E’ chiaro, non dovremmo nemmeno sottolinearlo, che Putin ha gravemente sbagliato con la sua azione bellica nei confronti dell’Ucraina. Ma la domanda è: si vuole veramente la pace? Ad oggi, nella notte di giovedì 23 febbraio 2023, sembrerebbe di no.
Chiaramente le prese di posizioni americane ed europee non fanno altro che rafforzare il pensiero bellicoso di Putin. E di questo, nessuno si dovrebbe stupire. Anche se alcuni politici (pseudo politici) italiani e internazionali fanno i finti tonti così come la maggior parte degli organi di informazione.
Sempre su questo link potete leggere il programma di questa Marcia e i suoi rappresentanti. Perché è meglio tenere memoria di chi tace e di chi si schiera contro ogni guerra che si sta, purtroppo, svolgendo nel mondo. Contrari ad ogni forma di violenza, quindi contro l’azione di Putin, siamo anche contro coloro che, nella realtà, in tutto questo periodo, dall’inizio del conflitto russo-ucraino ad oggi, non hanno realmente negoziato per una pace o per un cessate il fuoco. Se si fosse fatto ciò in modo concreto e se Putin non avesse accettato nessun dialogo, allora sì, potremmo dire che America ed Europa sono stati costretti ad intervenire anche militarmente.
Ma è bene ribadire le proprie posizioni, perchè, come direbbe Zelensky (quando si è riferito a Berlusconi, clicca qui per vedere il video a tal proposito), non vorremmo vedere missili e carri armati nei nostri ( e in nessuno!) giardini. Almeno non per la nostra volontà. A memoria scriviamo.