Parlare di valori, di questi tempi, sembrerebbe anacronistico. Eppure noi lo facciamo anche per sbugiardare gli incoerenti ovvero coloro che non sono conformi ai principi morali, alle idee professate ma anche, perché no, a ciò che praticano o hanno praticato. Tra queste attività inseriamo quelle sportive, nello specifico le arti marziali e gli sport da combattimento.
Troppo facile essere dei praticanti o ex cultori di queste discipline per poi, nella vita reale comportarsi in modo discrepante rispetto ai quei principi che queste attività insegnano. Non occorre ispirarsi ai Samurai, tutt’altro, né ai grandi gesti d’onore e di solidarietà che lo Sport ci ha raccontato (sarebbero tanti e chissà che un giorno, alcuni di questi esempi di etica sportiva e umana, non li racconteremo, nda) ma alle semplici regole del vivere civile e dell’educazione.
In merito a questo soggetto di riflessione, nella mia pagina privata su Facebook, ho scritto quanto segue e che qui, quindi, riporto:
Ricordo che durante uno stage di Kickboxing, un grande atleta oggi Maestro di questa disciplina, ci racconto’ questo episodio. Durante un incontro, una gara nel “tradizionale” (sì, lui si confrontava anche in diversi “settori” del combattimento) fu colpito a contatto pieno (era proibito, nda) al volto. Un pugno da ko.
L”arbitro gli chiese come stava, lui rispose che andava tutto bene. Di conseguenza dovette recuperare il punto. Colpi anche lui, quindi, forte ma non fortissimo il viso dell’altro. Il suo avversario accentuo’ il colpo ricevuto. Fece una sceneggiata tale da convincere l’arbitro a squalificare il nostro atleta.La riflessione che lui fece e che condivise con noi fu questa:” Cosa gli insegno’ il Maestro al suo allievo? (a quello che fece la “sceneggiata”, nda). Gli insegno’ a rubare, ad essere una persona falsa.”Ecco, puoi aver praticato arti marziali, sport da combattimento, sport vari, ma se tutte queste cose non ti hanno realmente cambiato, migliorato interiormente, come uomo, come persona, sei solo un attore.Un attore pure illuso, illuso di essere qualcuno, mentre in realtà sei un perdente.Un ottimo protagonista per il Carnevale che è alle porte.
