1984 (Nineteen Eighty-Four), è il romanzo più famoso dello scrittore britannico George Orwell e se nel post precedente a questo mi sono occupato della biografia (seppur non in modo minuzioso ma sicuramente sufficiente allo scopo) di Orwell, adesso mi interesserò della trama di questo libro. Nel prossimo post potrò, così, soffermarmi in modo particolare su alcuni contenuti di questo romanzo. Argomenti del libro che, alcuni fatti eclatanti di cronaca recenti, sia a livello nazionale che internazionale, sono stati riportati all’attenzione da parte di alcuni esperti di sociologia e di comunicazione ma anche da un pezzo dell’opinione pubblica.
Il titolo (del romanzo, ndr) deriva dall’anno in cui l’opera fu scritta, il 1948, Orwell ha semplicemente invertito gli ultimi due numeri della data per dare il titolo al suo romanzo.
La storia è ambientata nell’Inghilterra del futuro, dove ormai regna un regime totalitario. Nel 1984 il mondo è diviso in tre grandi stati: Oceania, Estasia ed Eurasia, che sono continuamente in guerra tra loro.
La Gran Bretagna è situata in Oceania e Londra è la capitale. Oceania è governata da un partito unico (The Party) guidato dal Grande Fratello (Big Brother), un personaggio che in realtà nessuno ha mai visto, ma il cui poster, raffigurante un uomo molto somigliante a Hitler e Stalin, è affisso nelle strade e negli edifici del paese. Sotto ogni manifesto c’è una didascalia: Il Grande Fratello Ti Guarda (Big Brother Is Watching You).
Inoltre è stata fatta una riforma della lingua inglese (Oldspeak) che ha portato alla creazione di una nuova lingua chiamata Newspeak (Neolingua), il cui lessico è limitato per non permettere alla popolazione di esprimere le proprie opinioni e ogni forma di ribellione è severamente punita con la prigione e la tortura.
Incontra Julia e con lei inizia una relazione proibita, che viene presto scoperta dalla Psicopolizia (Thought Police). Winston e Julia vengono arrestati e sottoposti a una “terapia riabilitativa”, un programma di tortura fisica e mentale, fino a quando sono “curati”, si tradiscono a vicenda, rinnegano i loro ideali e confessano le loro colpe.
Winston è ormai un automa, senza più emozioni e volontà, è un cittadino perfetto che adora completamente il Grande Fratello e rimpiange di non essergli stato sempre fedele.
In 1984 George Orwellintende attaccare i regimi totalitari che avevano caratterizzato gli anni ‘30 e ‘40 del XX secolo e dare un avvertimento ai lettori sulle possibili conseguenze di questa oppressione politica sulla società futura. Nel romanzo descrive ,quindi, un mondo futuro immaginario in cui sarà difficile per ogni individuo preservare la propria identità e valori fondamentali come la verità e la libertà in una società in cui i governi potranno manipolare la lingua e controllare la gente attraverso i media e la polizia.
Nel mondo immaginario da lui creato, Oceania, il Partito controlla ogni parola e ogni azione della popolazione attraverso teleschermi che controllano le persone anche nella loro casa. Il Partito tiene la gente all’oscuro della storia e di ciò che accade nella società contemporanea, distrugge i sentimenti umani, tranne l’odio e la paura, perché sono le emozioni e sentimenti come l’amore, l’amicizia e la generosità che rendono le persone individui e minacciano il potere del Partito.
Strumenti di controllo e coercizione.
Tutti devono apparire uguali per questo indossano l’uniforme del Partito ed è impossibile per gli abitanti di questo paese esprimere le proprie idee, soprattutto quelle riguardanti i concetti di democrazia e libertà. A questo scopo viene creata una Neolingua, caratterizzata da un vocabolario molto povero, che entro il 2050 soppianterà la lingua inglese tradizionale.
Un altro strumento di controllo e coercizione è il Bispensiero( Doublethink), cioè la capacità di sostenere due idee contrastanti contemporaneamente, ciò permette al Partito di cancellare il passato, la coscienza e la razionalità degli uomini.
Il nome Winston Smith ha un significato simbolico: “Winston” fa riferimento al Primo Ministro inglese, Winston Churchill; il cognome “Smith”, invece, il cognome inglese più diffuso, evoca l’uomo comune che rappresenta non solo il tipico uomo inglese, ma l’intera umanità.
fonte: https://www.studenti.it/george-orwell-biografia-pensiero-e-libri.html
continua nel prossimo post.