La famosa frase del “tormentato” filosofo, teologo e scrittore danese Søren Kierkegaard, tratta da “Diario” ( una delle tre sezioni della sua imponente opera intitolata Papirer, ovvero Carte , scritta fra il 1834 e l’anno della sua morte, il 1855) e che recita così:
“È proprio vero quel che dicono i filosofi: «La vita va compresa all’indietro». Ma non bisogna dimenticare l’altro principio, che «si vive in avanti.»“
è veramente reale, confortante e motivante.
Alcune circostanze che sono accadute nelle nostre esistenze ma anche persone che abbiamo incontrato durante il nostro cammino le possiamo aver capito dopo che le abbiamo vissute.
Forse avremmo dovuto intuirle prima che tutto ciò accadesse, può darsi.
Ma la citazione di Kierkegaard, a mio modesto avviso, va al di là di questa interpretazione.
Infatti queste parole non ci deresponsabilizzano dai nostri oneri né ci inducono a rimuginare su quelli altrui che eventualmente hanno inciso negativamente su determinate circostanze nelle quali ci troviamo né a perseverare nel sbagliare o nel subire, piuttosto ci invitano a mettere un “punto” su queste condizioni per andare avanti.
So che non è assolutamente facile, a volte, ma occorre acquisire e fare nostri questi concetti che sono anche un modo per perdonarsi e perdonare per poi “vivere in avanti”.