Diciamoci la verità, le parole assumono una connotazione diversa (purtroppo) da chi le pronuncia. L’autorevolezza di un individuo, di solito, rende le parole stesse da lui pronunciate più considerate da chi le ascolta.
Questo non vuol dire, però, che una persona famosa dica sempre cose esatte e giuste!
Fatta questa debita precisazione, non puo’ che lasciarci sorpresi che un filosofo della portata di Massimo Cacciari , abbia recentemente detto, durante la trasmissione Otto e mezzo, condotta da Lilli Gruber, che “l’informazione è parzialissima, mi informo navigando sul web”.
Cacciari ha sempre precisato di non essere contrario ai vaccini anti Covid-19 e di non essere, naturalmente, un cosiddetto no vax (termine spesso usato in modo dispregiativo, in quanto essere un no vax, nella sua accezione particolarmente negativa, è colui o colei che si rifiuta, frequentemente e a prescindere di iniettarsi il vaccino, quasi in modo ideologico, nda).
Chi scrive è d’accordo con la tesi del Professor Cacciari. L’informazione, certamente in Italia, riguardo la pandemia, è compatta (quasi tutta) contro chi si pone domande o perplessità sui vaccini anti Covid ma anche sul Green Pass. E chi dubita, cercando di capire e di ragionare su dati e certezze scientifiche, spesso, viene attaccato nella sua persona, venendo discriminato ed isolato.
Di autorevoli personaggi come Gianni Rivera, il famosissimo calciatore italiano, lo stesso giornalista Michele Santoro, che hanno dichiarato chi il primo dubbi sul vaccino chi il secondo sull’informazione, non si sono visti più nei canali “ufficiali” dell’informazione italiana.
Ripeto ancora una volta, anche qui, che personalmente non sono un no vax oppure un uomo contrario a priori sui vaccini anti Covid e sul Green Pass. Ma mi ritrovo sulla stessa linea di Cacciari quando afferma che occorrerebbe più chiarezza e trasparenza, anche per tranquillizzare i cittadini italiani che vorrebbero vaccinarsi con più serenità. Cittadini che temono le reazioni avverse di questi sieri o vaccini, come lo si vogliono intendere, che purtroppo la cronaca (quella obiettiva) cita.
Non giova a nessuno questa guerra tra le due parti. Il problema, da tempo, è anche di tipo comunicativo.
Certo è, che se Cacciari, pensa che l’informazione su questa pandemia e sui vaccini, la deve trovare sul web, questo fa riflettere.
O Cacciari è un altro folle?
Escludendo i fanatici no vax e chi non si offre ad offrire dati scientifici chiari, veri e tranquillizzanti, senza usare mezzi coercitivi come il Green Pass, si arriverebbe, secondo me, ad un punto d’incontro che gioverebbe chiaramente a tutti. Con una campagna di vaccinazione di sicuro più estesa.
p.s.: qui il link della trasmissione nella quale Cacciari parla di tutto ciò