Se si vive una vita consapevole, durante il cammino per il proprio progresso interiore, una delle scelte alle quali saremo chiamati a fare, sarà quella di comportarci e agire per piacere (ricevendo un consenso ampio ma rinunciando alla propria libertà d’espressione, nda) agli altri oppure a se stessi. No, che entrambe le cose non possono essere contestuali, ma alla base di questa evoluzione, c’è sempre una decisione importante.
Una conclusione personale, qualunque essa sia, da rispettare pur non condividendola.
Personalmente, oggi più che mai, pur con tutti i miei limiti, ho deciso di vivere per piacere a me stesso e al mio Dio.
I feedback ovvero il riscontro che ho da parte del prossimo, mi porta sempre più chiaramente a questa deduzione, chiara seppur lapalissiana. E cioè
di’ quello che gli altri vogliono sentire, scrivi quello che i lettori vorrebbero leggere, è avrai la loro adesione.
Ma ne vale la pena? Vale la pena venderti per avere questo tipo di consenso e di seguito?
Vale la pena diventare ipocriti, tradire la propria natura, per questo tipo di “successo”?
La mia risposta è chiaramente, no. E lo dico con tutta la mia umiltà, con tutta la mia sincera ammissione nel aver bisogno degli altri, senza ergermi, dunque, a superiore a chicchessia, naturalmente. Ma l’umiltà puo’ convivere con l’onestà intellettuale.
Ci vuole coraggio per determinate scelte. Ci vuole cuore e non a caso la parola
coraggio deriva dal latino coratĭcum o anche cor habeo, aggettivo derivante dalla parola composta cŏr, cŏrdis ’cuore’ e dal verbo habere ’avere’: avere cuore
Bisogna, quindi, avere cuore per vivere piacendo a se stessi. Un tipo di esistenza che non è da confondersi con una superba, orgogliosa, saccente o peggio ancora offensiva nel confronti altrui ma solo sincera. Sapendo quando è il momento di parlare e quando quello di tacere. Sempre quello di imparare.
C’è un costo da pagare nel essere se stessi? Sì. Nella maggior parte dei casi perderai tante persone ma ne guadagnerai poche ma d’élite.
Soprattutto sarai sereno, potrai guardarti allo specchio senza chinare il capo, i tuoi occhi luccicheranno e sarai libero. Libero, sì, come disse Seneca: “Colui che è coraggioso è libero.”
