L’ispirazione (per la propria creatività, qualunque essa sia) va cercata o arriva da sola?
Alcuni professionisti del settore, della mente umana, della cultura affermano che l’ispirazione va coltivata quotidianamente, quindi, l’ispirazione, va cercata.
Personalmente, accetto in parte questa asserzione. Condivido, che senza nessuna applicazione, senza nessun impegno da parte nostra, non raggiungeremo mai lo stimolo per poter creare ma, nello stesso tempo, non vorrei che quello che sembra essere inteso come un impegno venga frainteso come sforzo.
L’ispirazione, per me, quindi, giunge a noi tramite la nostra solerzia personale, nello studiare, nell’osservare, nell’ascoltare ma tutto ciò senza sforzo. La spinta alla creatività dovrebbe giungere a noi così, sempre a mio parere, senza un ricerca affannosa ed ansiosa nel raggiungere i propri obiettivi, il proprio successo.
Lo studio, inteso nell’ aumentare la propria conoscenza, per diletto, per piacere e non per lavoro, insieme, ripeto all’ascolto, all’osservazione, precede l’ispirazione.
Ma puo’ capitare anche il contrario. Non ci sono regole fisse. Ma ci fermiamo qui, anche perché, questo argomento, si amplierebbe dovendo parlare anche di talento (cosa che abbiamo già fatto su questo blog, nda).
Ispirazione per un successo a tutti i costi, quindi? La mia risposta è no!
Anche di cosa significa successo, per me, se ne è parlato su questo blog, ma, ritornando al concetto di ispirazione, credo che questa arrivi e debba essere desiderata senza fatica.
La creatività, infatti, non è un lavoro ma un piacere.