Non va bene, non va bene Romano, è quello che mi sto ripetendo nella mente come un mantra, in questo sabato sera dell’estate 2021.
E in effetti non va bene. Sarà l’età che avanza, sarà il caldo, sarà quel che sarà, ma sto diventando un po’ troppo pigro. Poi mi son detto, ma non avevi promesso su Facebook di scrivere qualcosina sul dott. Ennio Falsoni (notissimo karateka e grande manager della Kickboxing italiana e mondiale)? E allora con uno sforzo titanico, ho acceso il computer, ho rispolverato la fotocopia (purtroppo del tanto materiale che avevo riguardo le Arti Marziali, la Kickboxing e i miei scritti, una parte l’ho persa) di un articolo che venne pubblicato nel 1990 sulla rivista, diretta dal dott. Riccardo Colao , Polizia di Stato Oggi, articolo nel quale intervistai proprio il Falsoni.
Quest’ultimo personaggio che, per quelli della mia generazione praticanti delle discipline da combattimento orientali e della Kickboxing, non possono non conoscere se non di persona almeno di fama.
Lui, uno dei primi allievi del Maestro Hiroshi Shirai , che con quest’ultimo ha scritto pagine memorabili del Karate stile Shotokan sia in Italia che all’estero. Pagine che, alcune volte, appartengono veramente ad un’altra epoca. Aneddoti che potrebbero risultare inverosimili ma che, invece, sono veri. Come quello che mi fu raccontato per la prima volta, durante una cena, da un altro Maestro di Arti Marziali.
Episodio che il nostro caro Presidente Falsoni riportò pure in uno dei suoi tuoi tanti ed apprezzati libri.
Tempi nei quali, come mi fu detto, Falsoni si sarebbe buttato nel fuoco per il Maestro Shirai. Poi il distacco da quest’ultimo, il Karate presso altre Federazioni ( storie che meglio di me, alcuni membri della pagina Facebook KICKBOXING VETERANI 50 – 60 – 70 ED OLTRE… conoscono e ricostruiscono con sapienza e valore, avendoli vissuti in prima persona), l’esperienza con il maestro Nanbu e poi, finalmente, l’approdo a quello che inizialmente venne chiamato Karate Contact conosciuto, in seguito, con il nome di Kickboxing.
E, secondo il mio modesto parere, a Falsoni, è da riconoscergli il merito di aver messo ordine in questo sport, attraverso una conoscenza e capacità sia tecnica che manageriale non comune.
Falsoni, karateka, Presidente dell’allora FIKB e WAKO, giornalista pubblicista, già laureato in lingue per poi diventare professore di inglese, professione che in seguito lasciò per dedicarsi completamente alla Kickboxing, autore di numerosi libri sulle Arti Marziali e la Kickboxing, tra questi Il Karate moderno – Evoluzione di un’Arte Marziale, edizioni Feltrinelli. Un libro piccolissimo che, a mio avviso ma anche secondo il Falsoni stesso, è forse il migliore tra i suoi pubblicati (ecco la copertina del libro citato, in mio possesso, ed una sua pagina)
Dal carattere certamente non facile, diretto nelle parole e nel combattimento, dove aveva la fama di essere un duro, lo conobbi durante uno stage di Kickboxing in Calabria. Erano i primissimi anni ottanta. Io, dopo aver praticato il tradizionale (se vuoi sapere di più sul mio percorso sulle discipline orientali e sulla Kickboxing, clicca qui ), decisi di provare il Karate Contact ovvero la Kickboxing.
Anche in quell’occasione, seppur disponibilissimo, dimostrò di esser un uomo pronto all’azione. Infatti, dopo un brevissimo colloquio con me e mio un amico di pratica di quel tempo, ci domandò: avete portato le borse? allenatevi con noi!.
E noi le borse non le avevamo. Ricordo anche che di fronte a noi, quel giorno, c’era un tedesco che più di semi contact (conosciuta oggi, finalmente, in modo corretto con il nome di pointfight) una delle specialità della Kickboxing, sembrava tirasse più di full contact (altra specializzazione della Kickboxing).
A combattere, in modo “sereno”, con quel tedesco, c’era un giovane calabrese che calciava con la sua gamba destra come una mitragliatrice (come mi disse quel mio amico). E quel ragazzo era Giorgio Lico, che in futuro diede una svolta decisiva e finalmente, innovativa, alla Kickboxing calabrese.
Bè, poi il resto è storia. Portai per la prima volta questo sport da contatto nella mia città, Catanzaro, nel 1985 e nel 1990 iniziò anche la mia collaborazione con le riviste dirette dal giornalista, oggi anche storico ed editore Riccardo Colao, avendo modo di intervistare il Presidente Falsoni.
Ecco il pezzo, leggibile per quel che si puo’…
Purtroppo, il Presidente , da qualche anno non sta bene con la sua salute.
Da questo sito, il mio più caro saluto a lui con tanta nostalgia e stima.
Mi sono accorto che con queste righe non ho parlato solo di Falsoni ma anche di me.
E credo che sia normale per quel flusso di coscienza che mi ha portato a raccontare un poco di questo grande personaggio inevitabilmente legato, come ho già scritto, a tutti noi che abbiamo iniziato a praticare Arti Marziali e Kickboxing in quei tempi.
Tempi che nel ricordarli, nonostante i miei infortuni, mi indurrebbero a riprendere a tirare qualche calcio e qualche pugno.
Perché determinate passioni sono per sempre.