Il terzo uomo è il titolo di un bellissimo film del 1949, la cui sceneggiatura è dello scrittore inglese Graham Greene (il quale, durante la stesura, scrisse un romanzo con lo stesso titolo, nda).
Il regista, di questa pellicola cinematografica, è Carol Reed ma, soprattutto, è ricordato Il terzo uomo, non solo per la sua trama ma anche per i suoi attori principali, che sono: Orson Welles , nei panni di Harry Lime, Joseph Cotten . in quelli di Holly Martins e Alida Valli che interpreta il ruolo di Anna Schmidt.
Brevemente, introduciamo la storia
A Vienna, durante il secondo dopoguerra, Holly, scrittore americano, indaga sulla morte misteriosa del suo amico Harry. Durante il funerale di quest’ultimo, lo scrittore incontra, per la prima volta, la fidanzata dell’amico, Anna, della quale, in seguito, si innamorerà.
Durante la sua ricerca, Holly, conoscerà il maggiore Calloway, il quale gli farà conoscere la verità su Harry ovvero che il suo amico non era nient’altro che un criminale.
Si scoprirà, durante il film, che al posto di Harry, era stato seppellito (a suo nome) un’altro uomo, l”amico dello scrittore americano era, quindi, vivo.
In quella che possiamo definire la scena madre del film, Holly incontra, in un parco giochi, Harry. I due, saliti su una ruota panoramica, hanno un dialogo che è interessante, visto il contenuto, per noi spettatori. Qui, ne potete vedere una parte.
Harry, che era implicato in un traffico di penicillina annacquata e scadente, il cui uso, fatto in buona fede negli ospedali, aveva provocato morti di civili, anche bambini, dall’alto della ruota panoramica, indica ad Holly, le persone che stanno sotto di loro e che, per la loro naturale lontananza da loro, si vedono come dei puntini.
Ad un certo punto, il cinico Harry chiede all’amico se proverebbe davvero compassione, se uno di quei “puntini”, smettesse di muoversi.
“Nessuno tiene più conto dei valori umani, nemmeno i governi se ne preoccupano. Loro parlano di popoli, di proletari, io parlo di astuti e di fessi, non cambia nulla. Hanno i loro piani quinquennali e anche io.”
“I morti ,son più felici morti, non perdono un granché a non essere qui”, continua Harry.
Scesi dalla funivia, e vedendo il viso crucciato di Holly, Harry, continua nel dire, quella che sarà, probabilmente la frase più nota del film stesso:
” In Italia, sotto i Borgia, per trent’anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos’hanno prodotto? Gli orologi a cucù.” .
Ecco, personalmente, da questo film, da questa scena appena descritta e dal dialogo in essa contenuto, vedo delle analogie con il tempo storico, sociale che stiamo vivendo.
Mi sembra, che in questo periodo, noi essere umani, per molti che hanno il potere, non siamo altro che dei puntini.
Non sono di certo un complottista, peggio ancora un negazionista, ma di certo c’è qualcosa che non va in questa pandemia e nella sua gestione.
Non penso a male ma non posso non osservare la confusione che esiste tra medici, scienziati e politici, dall’inizio di questa tragedia fino ad oggi.
E sarebbe veramente triste dire ,come Harry, che nessuno tiene più conto dei valori umani, nemmeno e forse soprattutto adesso.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_terzo_uomo
https://moked.it/blog/2019/07/11/quei-puntini-lontani/