Sono un uomo che vive in questi tempi e quindi non posso esimermi dal considerali e valutarli.
E tutto così strano, confusionario, illogico quello che sta avvenendo anche nei comportamenti umani attuali. Perché se il problema fosse solo la pandemia ( e questa già basterebbe e avanzerebbe) ma in tutto il mondo chi ci governa, chi si dedica o si dovrebbe dedicare alla scienza, versa in uno stato di divisione e di contesa, tutto questo mentre siamo (o sono) loro su un nuovo Titanic, dove la musica è diversa e invece di ballare, mentre il transatlantico affonda, si litiga per potere e presunzione.
Si contende per egoismo personale, che acceca le loro menti senza che questi personaggi (da Trump, al piccolo Renzi, ai pseudo scienziati e religiosi) considerano che loro stessi sono su questa nave.
Il bene comune non esiste, accordarsi per quest’ultimo. che poi è anche il bene personale, come abbiamo visto non è considerato.
Perché questo virus (tralasciando al momento la sua origine ed altro) non guarda in faccia a nessuno (almeno così dovrebbe essere), semmai si dovrebbe avere l’umanità di considerare che se colpisce un viso che non è il tuo dovresti, quantomeno, ricordare le parole di Ernest Hemingway ne Per chi suona la campana
«E allora, non chiedere mai per chi suoni la campana. Essa suona per te>
Ma stiamo parlando di giganti e non di nani (con tutto il rispetto per quest’ultimi).
Divisione, confusione, voglia di potere, simboli di questa età. Che non significa il discutere serenamente magari avendo opinioni diverse per poi trovare un accordo per la sicurezza, il benessere sociale. Ma tutto torna nella riflessione e nella conoscenza quando analizziamo che
la parola “simbolo” viene dal latino symbolum che a sua volta si origina dal greco σύμβολον [symbolon] (“segno”) che a sua volta deriva dal tema del verbo συμβάλλω (symballo) dalle radici σύν «insieme» e βάλλω «gettare», avente il significato approssimativo di “mettere insieme” due parti distinte.[3]
In greco antico, il termine simbolo (σύμβολον) aveva il significato di “tessera di riconoscimento” o “tessera hospitalitatis (dell’ospitalità)” [4] secondo l’usanza per cui due individui, due famiglie o anche due città, spezzavano una tessera, di solito di terracotta o un anello, e ne conservavano ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un’alleanza: da qui
anche il significato di “patto” o di “accordo” che il termine greco assume per traslato. Il perfetto combaciare delle due parti della tessera provava l’esistenza dell’accordo.
Symballo, quindi, significato di accordo, unità mentre il suo contrario è, guarda caso, diaballo
L’essere umano ha le sue responsabilità e ognuno di noi deve scegliere dove schierarsi.
Inconsciamente o non alcuni l’hanno già fatto. E’ evidente.
Tu, invece? Vuoi essere uomo o donna di unione o di divisione?
Io la mia scelta l’ho fatta. E da tempo.
p.s.: ringrazio Raffaele Tovazzi che, tramite un suo video, caricato su YT, che al momento, purtroppo, non ritrovo, mi ha insegnato queste due termini (symballo e diaballo) che non conoscevo,
