Un motivo ci sarà
per andar oltre
il poeta dotto
già ce l’ha detto
“sotto l’azzurro fitto
del cielo qualche uccello di mare se ne va;
né sosta mai: perché tutte le immagini portano scritto:
“più in là”!
“Perché ti abbatti anima mia
Perché ti agiti in me?
Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora”
dice ancor il salmista
eppur se corro
come un agonista
ecco apparir l’ostacolo
il dotto l’ha detto
“più in là”
devo superar l’impedimento
devo trovar l’ardimento
devo andar “più in là”
ma dentro di me
non trovo l’abilità
poi penso a Lui
l’amor della vita mia
colui che mi generò
onor a Lui porterò
mi si gonfia il petto
aria entra di getto
corro quei metri
di campetto
con gli occhi fissi
oltre la difficoltà
dirimpetto
prendo, salto
ecco fatto
son soddisfatto
trovato il motivo
mi trovo “più in là”
è stata la forza
dell’affettività
a correr continuo
questo è il mio predominio
il sorriso mi
torna in viso
trova il motivo
per andar “più in là”
e nessun più
ti fermerà
Ispirato da alcuni versi del Maestrale, da Ossi di Seppia, 1925 di Eugenio Montale, ho scritto questa poesia che dedico a tutti coloro che nel percorso della loro vita, ad un certo punto, trovano un ostacolo che li vorrebbe fermare.
Trova un motivo per andare più in là, sempre.
Io l’ho trovato, auguro anche a te di realizzarlo.