La poesia lirica proviene dall’antica Grecia ed è caratterizzata, dall’aggiunta ai versi che si citano, con l’accompagnamento dello strumento musicale noto come lira.
Tirteo, citato nel titolo del libro (vedi l’immagine di copertina), appunto intitolato La Lira Di Tirteo, del Professor Luigi Stocchi, era un poeta greco antico, vissuto nel VII secolo a.C. e precursore dell’elegia .
le opere di TIRTEO esprimevano ed esaltavano appieno il valore guerriero spartano.
Infatti tra i suoi versi, troviamo questi
«Giacere morto è bello, quando un prode lotta
per la sua patria e cade in prima fila»
Il Cav. Professor Luigi Stocchi, nato a Cosenza nel 1835, da nobile e antica famiglia, fu ispettore scolastico ma soprattutto letterato illustre e fondatore, tra l’altro, della rivista il Calabrese.
Molto si potrebbe dire sul personaggio Stocchi e sul libro che stiamo qui citando, ma voglio segnalare al lettore i versi finali (del Petrarca nda) all’introduzione del testo stesso
„Vertú contra furore prenderà l’arme, et fia ‘l combatter corto: ché l’antiquo valore ne gli italici cor’ non è anchor morto.“
Per il Professor Stocchi, il poeta aveva una missione, in questo caso espressamente citata ovvero quella patriottica, di Fede e di civiltà nell’ambito italiano.
Era il novembre del 1861 quando scrisse questa premessa con tali intenzioni, in questo libro, lo Strocchi.
Oggi, 30 dicembre del 2020.
Quanto ne sentiamo la mancanza di Uomini di questo spessore nel nostro paese (con la “p” in minuscolo volutamente, purtroppo).